Parafrasi A Zacinto, Riassunto e Commento Ugo Foscolo - A Zacinto Gratis

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  1. enjen97
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    Ugo Foscolo - A Zacinto

    Commento - Parafrasi - Riassunto - Figure Retoriche A Zacinto

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    [Una foto di Zante, ossia Zacinto]


    Parafrasi


    Io non verrò mai più sulle tue rive sacre dove io vissi da bambino, o Zacinto che ti specchi nel mar Greco da cui è nata secondo la mitologia la dea Venere, e rese quelle isole feconde con il suo primo sorriso.
    Motivo per cui cantò il verso inclito di Omero che cantò le acque fatali e giunse poi a baciarle la sua Itaca piena di pietre.
    Tu, mia Zacinto non avrai altro che il mio canto, a me il destino ha voluto una sepoltura illacrimata.

    Riassunto


    Il sonetto inizia con una triplice negazione (che è una constatazione amara del poeta della perdita della sua patria), e termina con la sentenza definitiva del suo esilio e della sua illacrimata sepoltura in terra straniera. Tra questi due poli negativi è racchiusa, attraverso l'incatenamento di immagini la rappresentazione nostalgica e meravigliosa del mondo ideale dell'infanzia del poeta e la trasfigurazione mitica della propria esperienza dell'esilio che avviene attraverso all'analogia fra la sua figura è quella di Ulisse. Ulisse, "bello di fama e di sventura" rappresenta l'immagine del poeta, anch'egli esule magnanimo avversato dal destino e dagli uomini, ma rappresenta soprattutto il nuovo concetto dell'eroe romantico, grande per la forza e la dignità con cui sopporta le ingiurie della sventura (l'esitò dell'esilio però, sarà diverso; Foscolo a differenza di Ulisse sarà sepolto in terra straniera e nessuno verserà delle lacrime sulla sua tomba). Altre immagini mitiche sono poi presente nei versi, quella di Omero che rappresenta la poesia eternatrice dell'eroismo e dei valori più alti e Venere, nata secondo il mito dalla spuma del mare, simbolo della natura fecondatrice, della bellezza e dell'armonia, che con il suo sorriso ha reso fertile e rigogliosa la patria del poeta.

    Commento

    Il tema del sonetto verte sulla precarietà della condizione di esule e sul sentimento nostalgico nei confronti di una piccola isola del mar Ionio, molto amata, dove il poeta è nato. Il nocciolo della poesia è l'amore per la patria, lontana e irraggiungibile. E la triplice negazione iniziale esprime per l'appunto la convinzione del poeta di non poter farvi più ritorno. Ripensando alla fanciullezza il poeta ricorda le bellezze del clima e della vegetazione dell'isola, creata dalla dea Venere – nata dalle acque del mare – che lei rese fertile con il suo primo sorriso; e il sublime poema di Omero non poté tacerne il limpido cielo e la vegetazione e narrò le acque fatali e il diverso destino di Ulisse il quale, esule anch'egli, ricco di fama e di sventura, riuscì a ritornare ad Itaca. Tu, o materna mia terra, conclude il Foscolo, non avrai che questa poesia da tuo figlio, perché il Fato ha prescritto a me una tomba senza pianto.

    La poesia procede senza soluzione di continuità in un crescendo di tensione che toglie il respiro. L'ultima terzina riprende e chiude il tema iniziale.

    Il motivo della disperazione del poeta è la condizione dell'esule che lancia il suo grido di dolore contro il fato avverso. Ma il Foscolo sviluppa questo messaggio in un crescendo di confronti tra sé e Omero e tra sé e Ulisse. Il Foscolo canta le proprie sventure, mentre Omero celebrò i viaggi di Ulisse, che potè a ritornare a baciare la «petrosa Itaca», mentre a lui non riuscirà di ritornare nella sua piccola isola. Ma come la poesia di Omero ha reso immortale Ulisse e Itaca, così la poesia di Foscolo ha una possibilità di perpetuare la fama di Zacinto e il ricordo del poeta che la canta.

    Il fato avverso lo costringe a peregrinazioni senza sosta e il poeta sente che e stata stabilita per lui una sepoltura solitaria.



    Figure Retoriche


    sineddoche: Riga 7: “nubi”
    Antitesi: Riga 11: “baciò-petrosa”, anastrofe, apostrofe(si rivolge a Zacinto)
    enjambements(3-4 verso;6-7 verso;13-14 verso)
    perifrasi: greco mar (Jonio) di colui che l'acque cantò fatali (Omero)
     
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  2. Aly Chiman3
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1 replies since 3/12/2011, 17:48   19028 views
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